Il progetto risulta di elevata qualità, definisce segni forti sul territorio in grado di attivare una nuova ed alternativa strategia di disegno urbano del contesto.
Il problema della qualità Dopo aver costruito negli ultimi dieci anni gran parte delle nostre periferie, le cooperative di abitazione italiane hanno cominciato ad interrogarsi sul tipo di città prodotta, sul suo valore. La mostra “Lavorare in architettura”, tenuta alla Biennale di Venezia nel 1982, aveva tentato un primo bilancio; la collaborazione delle cooperative toscane [continua]
La soluzione ad ‘L’ ritrovata per questo intervento permette una chiusura non totale della ‘corte’ per dare più respiro all’edificio.
Il progetto è stato impostato con l’obiettivo di perseguire contenuti di elevata efficienza energetica, flessibilità d’uso, qualità spaziale e fisico-tecnica.
L’insediamento si propone come una cittadella murata nella città, i cui margini formano delle barriere all’espansione caotica esterna.
L’immagine moderna di complessi insediativi, relativi a Piani di Edilizia Economica e Popolare.